La nostra storia
SOS INFANZIA NEL MONDO nasce nel 1999 per volontà di Giovanni Befani, funzionario delle Organizzazione delle Nazioni Unite impegnate in Kosovo e di sua moglie Miriam Davidovitch.
Dapprima impegnata nell’invio in Italia di bambini bisognosi di cure in seguito alle mutilazioni del conflitto balcanico, l’Associazione forgia la sua finalità umanitaria di sostegno alla salute, all’alimentazione e al futuro educativo di molti bambini in vari Paesi del mondo. Nei suoi 25 anni di attività, grazie all’impegno e alla dedizione dei suoi soci fondatori, tutti provenienti dall’arma dei carabinieri, SOS INFANZIA NEL MONDO APS ha sviluppato diversi progetti nell’area della cura, della salute e dell’istruzione rivolti a bambini e bambine e alle loro famiglie nelle aree geografiche del mondo in cui ha operato e tuttora opera.
SOS INFANZIA NEL MONDO APS:
Proteggiamo il futuro,
un bambino alla volta
Sviluppiamo progetti di sostegno all’infanzia in Italia e all’estero
In stretta collaborazione con le organizzazioni locali appartenenti al mondo religioso e laico dei Paesi in cui è attiva. SOS INFANZIA DEL MONDO APS lavora quotidianamente e in stretta collaborazione con le ONG dei Paesi in cui opera. È attiva nella cooperazione internazionale poiché affianca l’Esercito Italiano rispondendo ai criteri della CIMIC (Civil-Military Cooperation).
Abbiamo collaborato con diverse Organizzazioni e Istituzioni
L’Associazione ha collaborato con varie Istituzioni di rilievo internazionale (Esercito Italiano in Kosovo e Afghanistan, Ordine di Malta in Italia e Bulgaria) sviluppando progetti umanitari propri in Brasile, Malawi, Kosovo, Sudafrica, Bulgaria, Albania e India, oltre che in Italia.
I progetti svolti negli ultimi due anni
SOS INFANZIA NEL MONDO APS ha collaborato con varie Istituzioni di rilievo internazionale (Esercito Italiano in Kosovo e Afghanistan, Ordine di Malta in Italia e Bulgaria) sviluppando progetti umanitari propri in Brasile, Malawi, Kosovo, Sudafrica, Bulgaria, Albania e India, oltre che in Italia.
ISTRUZIONE E PARI OPPORTUNITÀ
Dal 2018 SOS INFANZIA NEL MONDO, insieme alla controparte locale SSGT, sostiene il percorso scolastico di 14 bambini di bassa casta a maggioranza femminile nella città di Calcutta; sempre con SSGT l’Associazione sviluppa programmi di formazione di auto sostenibilità alimentare per famiglie in situazione di svantaggio economico e precarietà alimentare, fornendo materie prime animali e vegetali con programmi di sviluppo mirati.
Campagna di sensibilizzazione rivolta a circa 2100 ragazze di 12/13 anni in alcune scuole di secondo grado del Malawi sviluppata con l’organizzazione locale Beautify Malawi Trust sull’importanza dell’istruzione per contrastare l’abbandono scolastico femminile causato da matrimoni e gravidanze precoci.
Acquisto di uno scuolabus con 15 posti per servizio domiciliare di accompagnamento scolastico a Soweto, Sud Africa, rivolto a 60 bambini con autismo che frequentavano il solo Istituto scolastico per minori con bisogni speciali; per lo stesso istituto, l’Associazione ha acquistato beni e apparecchiature per garantire il servizio dei pasti scolastici.
Nel 2021 l’Associazione realizza un progetto che ha come obiettivo il contrasto alla precarietà igienico-sanitaria ed educativa di 60 bambini tra i 4 e 14 anni che frequentano i Centri per minorenni siti in due quartieri poveri di Jaipur e Mumbai, rispettivamente Mansarovar e Ulwe con due partner indiani, SOS INFANZIA NEL MONDO CHANDIGARH E SGGT.
ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA
Creazione e accoglienza in una casa-famiglia di Palermo per madri e bambini kosovari con problematiche oncologiche impossibilitati a ricevere le cure necessarie nel loro paese di origine per mancanza di strutture ospedaliere. Il centro è stato attivo dal 2008 al 2020 e ha ospitato circa 800 madri e bambini in stato di necessità.
FORMAZIONE E LAVORO
Laboratorio attrezzato di sartoria per 30 famiglie di bassa casta nel villaggio rurale di Telengana (India), costituito per lo più da abitazioni fatiscenti ed economie di sussistenza che non riescono a coprire i bisogni primari delle persone che vi abitano. Il totale delle persone che beneficiano del progetto è di 120, per la maggior parte donne.